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ZAPATA. “Posso solo augurargli di riuscire a recuperare in tempi rapidi come feci io nel 2012 a Napoli, in tre mesi riuscii a tornare in campo. Detto questo, ovviamente il Toro perde un grande attaccante, un grande giocatore offensivo, però la squadra a questo punto avrà anche la possibilità di poter dare spazio ad altri giocatori, che speriamo possano sfruttare la situazione e dimostrare di poter sostituire Zapata, magari non con gli stessi risultati ma cercando di limitare i danni”
DOBVYK E CASTELLANOS. “Troppe volte in passato in Italia ci siamo lasciati andare a paragoni dopo poche prestazioni. Un giocatore per essere valutato nel miglior modo possibile secondo me deve fare almeno un campionato in Italia. Poi alla fine si possono tirare le somme sul reale potenziale di un calciatore. Questi due calciatori hanno dimostrato di avere delle potenzialità, poi la differenza tra un campione e buon giocatore sta in quante volte durante l’arco di 38 partite riesce a dimostrare il proprio valore”.
PANCHINA. “Quest’anno me lo sono presa comoda. Ora è il momento di ritornare in pista, spero possano esserci delle novità a breve”