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Thursday | May 15

Cassano: "Lite con Totti: l'assegno perso, i soldi a C'è posta per te e la pace grazie a..."


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Antonio Cassano ha ricordato i motivi del litigio con l'ex capitano della Roma in diversi momenti.


Nel corso della lunga intervista al BSMT, podcast condotto da Gianluca Gazzoli, Antonio Cassano, ex-attaccante di Roma, Milan, Inter e Real Madrid, ha ricordato anche la lite con Francesco Totti. Queste le sue parole: "L’esperienza alla Roma è stata meravigliosa. Mi ricordo, quando sono arrivato, che Totti e la sua famiglia mi hanno preso in casa sua per i primi quattro mesi e mi hanno fatto sentire come un figlio. Un giorno ho litigato con lui perché non trovavo un assegno e io li ho accusati di avermelo rubato, invece era sotto il sellino della macchina. Ho reagito così perché in quel momento avevo paura pure della mia stessa ombra, erano tanti soldi”.

Poi la pace: "All’epoca Totti guadagnava tre-quattro volte più di me, quando poi ho  trovato l'assegno non sapevo che dire. Poi abbiamo litigato quando siamo andati a C’è posta per te. All’epoca io ero una promessa e avevo 19 anni, lui a 25 era già uno dei più forti al mondo. Io sono andato lì e nella mia follia ho pensato: perché lui deve prendere di più di me? Abbiamo rifatto pace dopo un annetto tramite Vito Scala che è stato il suo uomo di fiducia".

Dopo il nuovo scontro: "Poi ho rilitigato, perché dovevamo rinnovare il contratto io, lui e Montella: avevo un accordo verbale con Franco Sensi. Mi ricordo che la figlia ha preso in mano la situazione e quell’accordo è svanito perché con lei ho litigato. Il problema è che sia Totti che Montella sembrava avessero rinnovato, ma non ancora ufficializzato. Lo scopro, vado nello spogliatoio e insulto tutti e due: Montella dice di aver trovato l’accordo, ma di non aver ancora firmato mentre Francesco, che è molto introverso e più timido, ci ha girato un po’ intorno ed abbiamo litigato".

Infine ha ricordato: "Siamo stati senza parlare 6-7 anni perché vedevo il mondo a modo mio. Totti è stato il giocatore con cui mi sono trovato meglio, non so se ha influito l’intesa fuori dal campo. Penso che c’era un’intesa qualitativa, perché anche il periodo che noi non ci parlavamo abbiamo fatto delle robe stratosferiche in campo”.

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Giornalista dal 2010, ha lavorato per il "Roma". Da vicedirettore ed inviato di giornali online, ha seguito il Napoli in giro per l'Europa. È autore e conduttore di programmi su Radio Amore e collabora con alcune riviste.
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