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Friday | May 16

La litigata tra Antonio Cassano e Riccardo Garrone, nell'anno della retrocessione blucerchiata, è ormai famosissima. L'ex numero 99 doriano ha ricordato tale episodio nel corso del podcast "Passa dal BSMT" rivelando alcuni retroscena: "L'unico errore non rifarei più la mancanza di rispetto nei confronti del presidente Garrone alla Sampdoria. Lui per me era come un padre, gli ho mancato di rispetto. Dopo due minuti mi ero pentito, ma il disastro ormai l'avevo fatto".

L'ex calciatore ha poi aggiunto: "La settimana prima di Inter-Sampdoria, Garrone mi disse: "La prossima settimana c'è da ritirare la Rete d'Argento", un premio riservato al migliore giocatore della stagione precedente. Gli dissi che non volevo andare. Con l'Inter feci una gran partita. E il martedì Garrone tornò a dirmi del premio. Ma non avevo voglia e poi c'era il concerto al Carlo Felice del mio amico Gigi D'Alessio. Poi Garrone venne a Bogliasco. "Antonio non ti parlo più da padre ma da presidente, devi andare". Era su una sedia con le rotelle, non l'ho mai detto ma l'ho spinto, e ho iniziato a insultarlo. Lui è andato via tremando, ci è rimasto male. Ma dopo 20 minuti l'ho chiamato tre volte e mi aveva perdonato", ha aggiunto Cassano. 

Infine sul rapporto con i genovesi: "La città è bellissima, vivibile, si sta bene e c'è il mare. Io ci sto benissimo. I genovesi sono pesanti, veramente. Parliamo della città con più vecchi d'Italia, se fai qualcosa a Genova, te lo menano e te lo menano".