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Saverio Sticchi Damiani, presidente del Lecce, è intervenuto alla presentazione della seconda edizione del Codice di Giustizia Sportiva FIGC.
Il numero uno giallorosso ha commentato anche gli ultimi episodi arbitrali che tanto stanno facendo discutere in queste ore, con il rigore negato alla Roma nel match contro il Monza, che nella dinamica ricorda molto il pestone di Piccoli nel famoso Lecce-Milan dello scorso anno.
Il presidente del Lecce ha parlato di interpretazione delle regole e di come queste cambino di anno in anno, senza lasciare certezze nei giocatori e negli addetti ai lavori.
Sono già venuto due volte a San Siro in stagione, questa è la terza. Almeno stavolta spero di non uscire con una sconfitta. Il tema principale è quello delle regole, non vado sulle polemiche, è evidente che ogni tanto alle piccole si dà un cartellino in più rispetto alle grandi. Ma parlo dal punto di vista generale e dico che sulle regole possiamo migliorare.

Cambia l'interpretazione
Ogni anno vediamo che l'interpretazione cambia, perché ci si rende conto che applicando questa prassi si arriva a delle storture. Siamo sicuri che l'interpretazione sia giusta? Faccio un esempio concreto.
Interpretazione giusta?
Oggi va tanto di moda lo step on foot: ci è stato detto che qualsiasi step on foot va punito, ma siamo sicuri che l'interpretazione fatta a monte sia giusta e non snaturi il gioco del calcio? Perché non possiamo allargare la sfera di chi può dare un contributo a queste valutazioni? È la mia domanda, una provocazione.
Rendimento fino ad ora
Forse ci mancano i due punti col Parma, eravamo a pochi minuti dal conquistare una vittoria, invece abbiamo subito una rimonta che è stata pesante. Forse è l'unica recriminazione vera che possiamo fare, con quei due punti in più eravamo perfettamente in linea col nostro percorso, vuol dire che dovremo farli altrove.
Anche la prestazione di Udine non mi è dispiaciuta affatto, l'episodio finale della punizione ci ha condannato, facendoci pagare un prezzo forse troppo alto rispetto al livello della prestazione che magari meritava un pareggio.
Manca il colpaccio con le grandi
Speriamo di farlo il prima possibile, ci consentirebbe di recuperare i due famosi punti col Parma di cui parlavo prima. Abbiamo un avvio, fino alla decima giornata, con squadre prevalentemente della parte alta della classifica.
Ogni occasione è quella giusta, poi inizierà la fase degli scontri diretti dove ci si gioca una fetta importante della salvezza. Io sono comunque sereno, sono convinto che la squadra sia stata costruita in maniera strutturata - poi tutto ovviamente è migliorabile -, sono sicuro del lavoro che sta facendo Gotti che darà i suoi frutti.

Basso il livello delle grandi o alto il livello delle piccole
Decisamente la seconda, sapevamo che questo campionato sarebbe stato un po' anomalo. Dalla Serie B sono salite formazioni super attrezzate, e ci sono società medio-piccole che nel frattempo si stanno consolidando in Serie A, quindi il livello complessivo si è alzato tantissimo. Quest'anno per salvarsi bisogna fare molto di più rispetto all'anno scorso.