Antonio Conte, nelle sue conferenze stampa, con la sincerità che lo ha sempre contraddistinto, è stato chiaro: nessun calciatore del Napoli ha il posto assicurato in squadra. Saranno solo la qualità degli allenamenti e le prestazioni in campo a fare la differenza. Finora il tecnico ha avuto dei "fedelissimi", dei calciatori su cui ha puntato. Ma non è escluso che certe gerarchie possano essere sovvertite anche perché chi gioca poco sta dimostrando di essere all'altezza della situazione quando viene chiamato in causa.

Khvicha Kvaratskhelia è una delle stelle del campionato, eppure anche lui, come tutti i compagni di squadra, non è intoccabile. Ci sono ben tre azzurri pronti a sostituirlo. Si pensi a David Neres che a Benfica giocava prevalentemente nel ruolo del georgiano, quello di esterno sinistro. Inoltre lo stesso Cyril Ngonge ha dimostrato di trovarsi particolarmente a proprio aggio sulla corsia mancina.

Infine Giacomo Raspadori resta un patrimonio tecnico del Napoli. De Laurentiis ha investito su di lui e l'ex Sassuolo ha giocato spesso a sinistra nel tridente degli azzurri.

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Giornalista pubblicista dal 2006, è laureato in scienze della comunicazione. Ha vinto l'Oscar Campano per la sua professionalità. Ha inoltre condotto e diretto diversi programmi radio e TV.

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