Antonio Conte ha rigenerato il Napoli. Che è tornato in testa alla classifica a distanza di due anni dall'ultima volta, quando vinse lo scudetto. Ovviamente bisogna escludere le prime due giornate della Serie A dello scorso anno in cui Rudi Garcia raccolse 6 punti grazie a due vittorie (poco per parlare di vetta). La squadra ora è prima dopo 7 giornate. E' presto, prestissimo, ma un mini-bilancio si può comunque fare. Grazie alle indiscusse qualità da leader, il tecnico leccese - che Nello Mascia chiama il Feroce Salentino - il club ha avviato una modulata rifondazione tra vecchi da rilanciare e nuovi da far brillare. La società di Aurelio De Laurentiis ha investito ben 150 milioni di euro sul mercato, ma grazie ad Antonio Conte è come tenerli in banca. E il motivo è semplice.

Partiamo da chi già c'era. Quanto valgono oggi i vari Lobotka, Politano, Anguissa, Meret, Rrahmani, Di Lorenzo e Kvaratskhelia dopo la deludente stagione dello scorso anno? Lo slovacco si sta confermando tra i migliori registi d'Europa, l'ex Inter è un demonio nelle due fasi, il camerunense è tornato ai livelli dell'anno dello scudetto e lo stesso discorso - un po' meno per il georgiano - vale per gli altri. Dunque si è recuperato terreno sul valore di chi aveva visto calare nettamente il proprio standard di rendimento.

E i nuovi? McTominay è stato pagato poco meno di 31 milioni, ma se continua così è destinato a veder lievitare il suo prezzo. Stesso dicasi per Buongiorno, autore di prestazioni pregevoli. Poi c'è Lukaku, il cui valore difficilmente scenderà con questi numeri fin qui sfoderati pur non essendo ancora vicino al top della condizione. Quindi ci sono Neres e Gilmour, il cui talento cristallino non è in discussione (al momento sono riserve, pensate un po'), che in prospettiva saranno sicuramente protagonisti di momenti esaltanti. Tirando le somme: grazie al lavoro di Conte, che guadagna circa 7 milioni a stagione più bonus, il Napoli si è tirato nuovamente su tra valore della rosa, percezione e possibile crescita complessiva. De Laurentiis lo sa bene, perciò ha voluto fortemente il tecnico leccese. Anzi, lo voleva già da molto tempo.

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Giornalista dal 2010, ha lavorato per il "Roma". Da vicedirettore ed inviato di giornali online, ha seguito il Napoli in giro per l'Europa. È autore e conduttore di programmi su Radio Amore e collabora con alcune riviste.

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