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Il Grifone crolla a Bergamo, ma la rovinosa sconfitta era scontata. Gilardino rispetto alla stagione scorsa ha perso Martinez, Albert, Retegui, Strootman, Badelj, Malinovsky, Frendrup, Messias e Bani all’intervallo.
Inutili girarci intorno: l’undici sceso in campo a Bergamo è da Serie B.
Ora si tratta di delineare una strategia che porti alla salvezza, in attesa e nella speranza che la società venga venduta visto che i 777 sono arrivati all’ammazzacaffè.
Questa strategia è in quattro mosse:
- Confermare Gilardino, che conosce l’ambiente e i calciatori a disposizione. E’ vero che il Violinista ha sempre avuto un approccio molto difensivo, sia in Serie B sia l’anno scorso, ma non si capisce quali possano essere le alternative a disposizione.
- I calciatori più pagati, in particolare Pinamonti e Vitinha devono assumersi maggiori responsabilità e aumentare il proprio rendimento.
- Rivedere completamente i criteri della preparazione che, come già fatto notare l’anno scorso da queste colonne, portano a un tasso di infortuni astronomico.
- Investire sul mercato. A Bergamo è apparso chiaro che il grande problema di questa squadra è il centrocampo, che non copre e non rilancia. La difesa è diventata colabrodo e la produzione offensiva tende a zero. Blasquez ha promesso tre acquisti, ma sicuramente ci sarà una cessione eccellente per finanziare il mercato. Attenzione: l’Hellas Verona l’anno scorso ha venduto tutti i più forti finanziando una campagna acquisti che ha migliorato la qualità della rosa. Il Genoa dovrà fare lo stesso.
I Genoani come sempre faranno la loro parte, ma altre strade per uscire da questa situazione non ve ne sono.