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Quest’oggi si saprà la reale gravità dell’infortunio subito dal capitano granata nella ripresa della partita con l’Inter
Una lesione del ginocchio sinistro che rischia di azzoppare l’intera stagione del Torino. Inutile girarci intorno: con Zapata è un Toro, senza di lui un altro, decisamente meno pericoloso. La scorsa stagione è stato Duvan l’unico trascinatore: 12 reti sulle 36 di squadra, vale a dire il 33% dei gol totali granata. Ora è vero che stiamo assistendo a una maggiore prolificità in attacco, ma è chiaro che l’importanza del capitano non sia solamente ascrivibile ai 4 gol in 9 partite. Leadership, padronanza fisica e l’esperienza che può darti il miglior marcatore in attività della Serie A insieme a Dybala: un dato che rischia di stopparsi per un numero di partite superiore a quelle che, naturalmente, lo avrebbero visto meno ispirato. Di certo c’è che naturale non è stato il movimento che lo ha costretto a uscire in barella, in lacrime, dal terreno di San Siro e che oggi tiene tutti in apprensione, in attesa dell’esito degli esami strumentali, in quella che si può considerare una giornata cruciale per i mesi a venire di tutto il mondo granata.
Zapata, un vero capitano
Fino a quel punto di non ritorno, Duvan è stato senza dubbio il migliore in campo nelle fila toriniste. Sua la rete della speranza, che ha permesso ai suoi di non inabissarsi. Lui a fare le veci di un Vanoli chiuso in gabbia, limitato dal non poter dialogare direttamente con i suoi giocatori. Cosa che invece un leader credibile come Duvan è riuscito a fare, spronando i compagni, indicando a Gineitis, nel buco creatosi tra Darmian e Acerbi, il passaggio vincente prima del gol. Duvan a invitare, una settimana fa, i suoi a fare di più: “Dobbiamo essere consapevoli che ogni domenica dobbiamo alzare il livello delle nostre prestazioni, sono quelle che ci possono portare in alto“. Non è andata esattamente così, ma alle parole ha sicuramente dato seguito ai fatti. Si è caricato il Toro sulle spalle, mostrandosi esempio di generosità.
Il gol della speranza, prima dell’infortunio
Se a livello di squadra la serata è stata rovinata al 20′ da Maripan, Duvan, sul piano personale – prima dell’infortunio – si era tolto diverse soddisfazioni. Oltre ad aver aggiornato il testa a testa con Dybala (124 pari), aveva finalmente ritrovato un gol segnato con i piedi che gli mancava dal 10 febbraio scorso. In più ha ribadito il suo feeling con San Siro e fatto male a un’Inter che non colpiva dal 2017. Poi il contrasto innocuo con Acerbi e l’apprensione generalizzata indipendentemente dalla fede di appartenenza, come dimostrato dai supporters nerazzurri, che il capitano granata ha voluto ringraziare sul proprio profilo Instagram oltre a tutto il popolo granata. Numerosi messaggi di pronta guarigione da attuali compagni di squadra, o di esperienze passate, e di numerosi personaggi che gravitano attorno al mondo del calcio.
