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Wednesday | July 16
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In queste ore abbiamo parlato molto della figura di Petrachi e delle difficoltà oggettive ad operare sul mercato. Tornando invece ai tifosi, non è da escludere una nuova e civile contestazione nei prossimi giorni dopo il corteo in città anti società. La tifoseria organizzata ha raggiunto Rivisondoli in massa dopo la diserzione della prima settimana fischiando tanti dei calciatori attualmente a disposizione di Martusciello.

Gli ultras, invece, stanno vivendo la situazione a distanza in attesa di capire se proporre l'iniziativa "zero abbonamenti" di cui tanto si parla sul web. La sensazione è che si va incontro al dato più basso dell'ultimo decennio. In una nota emessa dai club, si legge quanto segue:

"Pretendiamo rispetto, chiunque non si all'altezza si faccia da parte anche a costo di ripartire dalla D. Anni di promesse non mantenute, ora silenzi e budget irrisorio: riportare la Salernitana dove è stata presa sarebbe un obbligo morale, invece si continua a dire di no ad un incontro con la curva e a un dialogo con la stampa locale. Altro che sinallagma".

Ed è evidente che questo clima di caos, confusione e tensione rischia di complicare ulteriormente il percorso di una squadra in modalità cantiere aperto e che sta perdendo il suo più fedele alleato per la scelta di ridimensionare tutto e condurre un mercato al risparmio. Un dato di fatto è certo: Iervolino, contrariamente a quanto accadde negli anni scorsi, non ha assistito ad una sola seduta nè ha inteso far sentire la propria voce a quei calciatori che comunque paga profumatamente. E anche gli ultras, forse per la prima volta nella storia, non sono stati al fianco della Bersagliera. Legittimamente.