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Sebastiano Luperto è da poco diventato un nuovo giocatore del Cagliari. Il calciatore salentino ha lasciato l’Empoli dopo tre stagioni e dopo essere riuscito, insieme ai suoi compagni, nell’impresa di salvarla all’ultimo respiro, lasciandola nella massima serie.

Il giocatore si è presentato oggi in conferenza stampa ai suoi nuovi tifosi. Tra le domande, anche una sui suoi primi tempi nel Lecce ed una molto particolare sulla sfida playoff tra Bari e Cagliari, vinta dai sardi grazie ad una rete allo scadere di Pavoletti, che è costata la promozione ai biancorossi pugliesi.
Sui suoi nuovi compagni:
Ci sono tanti giovani sicuramente interessanti, si vedono da subito le loro qualità e speriamo ci diano una mano in questa avventura. Le qualità che mostrano in allenamento sono certo che le mostreranno anche in partita.
Ho trovato un bellissimo gruppo, molto coeso, non vedo l’ora di dimostrare a tutti la coesione che c’è.
Il modello di riferimento:
A Napoli ho trovato tantissimi campioni, potrei citarne davvero tanti che sono tuttora giocatori fortissimi, ma quel che mi hanno lasciato di più sono Koulibaly e Albiol, sono due maestri e ho imparato tantissimo da loro.
Sulle sensazioni:
Il gruppo mi ha accolto benissimo fin da subito, mi sono integrato alla grande e mi sento già uno di loro. Non vedo l’ora di iniziare quest’avventura, ho scelto Cagliari perché è una grande piazza.
Non ho avuto nessun tentennamento, ma solo bisogno di qualche giorno per parlarne con la mia famiglia. Ma ripeto, non ho avuto nessun dubbio nello scegliere Cagliari, sono fiero ed entusiasta di averlo fatto.
Scorri per scoprire la domanda sul Lecce.
Quanto conta aver già lavorato con Nicola in queste prime settimane a Cagliari?
Mi aiuta nell’integrazione con il gruppo. So cosa vuole il mister, cerco di aiutare la squadra da questo punto di vista, così da recepire subito i concetti che vuole trasmettere.
Il segreto per giocare 38 partite su 38 l’anno scorso:
Sono un maniaco dei particolari e dell’allenamento, ci lavoro tantissimo tra recupero e nutrizione. Ci tengo tantissimo, fin qui ha ripagato sul campo grazie anche ai mister che mi hanno dato fiducia.
Sull’esordio a Lecce con Moriero in panchina e sullo spareggio Bari-Cagliari da leccese:
Ho un grandissimo ricordo di quell’esordio in Coppa Italia, per un leccese indossare la maglia della propria città è emozionante e sono molto felice di averlo fatto con lui. Lo spareggio l’ho vissuto da esterno, ma conosco le varie rivalità.